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Giorno 10 – verso Agrigento

Lascio Selinunte dopo un’abbondante colazione da Salvatore “il pescatore”. Passo dal porto e poi risalgo per prendere la strada verso Menfi. Bellissimo paesaggio agricolo con vigneti e coltivazioni di carciofi e il mare sullo sfondo. Verso Menfi trovo persino una ciclabile che corre quasi parallela alla provinciale. A dire il vero molto malandata. Trovato anche un paio di cani randagi del genere tranquillo. La strada è un intervallo di pianura poi salita sulle colline che dividono un pianoro dal successivo e discesa verso la prossima piana. Piacevole. L’occhio è attento alla strada e l’orecchio all”abbaiare di qualche cane. Arrivo a Sciacca verso l’ora di pranzo. Prima di addentare il mio panino alla milza, scambio due parole con un ex prof di letteratura che mi spiega la storia del posto. La zona era il confine tra Cartaginesi e Greci, poi sono arrivati i romani, anche perché ci sono le sorgenti di acqua sulfurea, cioè terme. Il prof mi spiega che i punti dove esce l’acqua termale sono sempre in movimento e sulla strada che dovrei fare ne è spuntato uno da poco tempo. Ringrazio e saluto e mi dedico al cibo. Ripresa la strada cerco la sorgente e la trovo. Una pozza d’acqua calda a circa 50 °C.
Sulla strada verso Agrigento passo da Ribera, la patria delle arance. Mi fermo a comprarne due di numero e quando faccio per pagare, il tizio mi dice :”Qui siamo a Ribera,vuoi che ti faccio pagare due arance?” E così per ricambiare la cortesia abbiamo chiaccherato un po’ e ho ascoltato lo sfogo di una Sicilia che potrebbe essere ricca ma che non funziona. Arrivo al campeggio, c’è anche la piscina e dentro ci sono pure le rane.
Gra.. gra…

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Giorno 9 – Selinunte

Partenza da Marsala ore 10. Volevo partire prima ma l’umidita della notte ha bagnato la tenda e ho aspettato che si asciugasse prima di fare i bagagli. Mazara del Vallo è a 15 km. Arrivo facendo le litoranee, visita alla kasba, i vicoli del centro storico. Vedo molte scritte in arabo e poi scopro che sono nella parte araba della città. L’impressione è che l’integrazione funzioni. Poi un signore mi si avvicina e mi dice :” Vedo che  gironzola da un po’ nei vicoli, venga che le faccio vedere un teatro che abbiamo restaurato da poco”. Il teatro Garibaldi, già teatro del popolo, costruito dalla gente di Mazara nel 1848 quando si respirava aria di rivolta verso i Borboni. Costruito con l’aiuto dei maestri d’ascia  con il legname recuperato dalle barche. Una piccola Scala di 100 posti. Un gioiellino.
Poi pedalata verso Selinunte, altro posto magnifico per  posizione. Il tempio più grande ricorda l’acropoli di Atene, ma fanno più impressione quelli a fianco, distrutti dai Cartaginesi perché vedendo a terra questi pezzi di colonna si ha l’idea della grandezza delle costruzioni.

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Giorno 8 – Saline…. non salite

Giornata relax. Come mi ero ripromesso… basta salite. Navigazione a vista del mare. Clima quasi estivo con vento a raffiche da NW che richiede un abbigliamento adeguato. Piccolo giro nel lungomare e centro storico di Trapani, poi direzione Marsala passando dalle saline. Paesaggio stupendo. Sale bianco, cielo azzurro e mulini a vento. Sosta allo Stagnone  per stendere le gambe sotto il tavolo : bavette coi ricci e un bicchiere di Inzolia. Poi ripartenza verso Marsala, altre saline, ancora vento ma quasi sempre a favore. Visita veloce al centro di Marsala, ma le enoteche stavano già chiudendo tutte.
Vabbè…. per stasera basta, solo 70 km ma divertenti.

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Giorno 7 – Archeologia e cinofobia

Oggi visita a Segesta, zona archeologica. Da Castellammare a Segesta sono circa 20 km, inutile dire, la maggior parte in salita. Il posto è splendido, i romani scieglievano giusto. Lungo la strada anche le terme. Acquisto un biglietto (costa 6 €), ho finito la moneta e pago con 50.
“Non hai spicci?”
“Non c’arrivo.Posso darti 1€”
“Se hai 3 € va bene lo stesso.  Ti faccio pagare come fossi un professore”. E così è andata.
Al varco di ingresso mi accorgo che anche i 3€ erano un pro-forma perché non c’è nessun controllo e chiunque può entrare. Dopo una pausa arancino chiedo la strada per Trapani. Mi consigliano una strada bellissima che arriva a Valderice in alternativa alla piatta SS 187. Chiedo : “Ci sono salite?” Risposta : “Ma va.. una minchiatina per arrivare a Bruca poi si può dire quasi tutta in piano.” Vado in fiducia. La strada è bellissima, peccato quasi tutta in salita e non ultimo con diversi incontri con cani più o meno incazzati coi ciclisti.
Da domani solo costa.

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