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Tutte le strade portano in Salento?

“Ogni volta che m’accorgo di atteggiare le labbra al torvo, ogni volta che nell’anima mi scende come un Novembre umido e piovigginoso, ogni volta che mi accorgo di fermarmi involontariamente dinanzi alle agenzie di pompe funebri e di andar dietro a tutti i funerali che incontro, e specialmente ogni volta che il malumore si fa tanto forte in me che mi occorre un robusto principio morale per impedirmi di scendere risoluto in istrada e gettare metodicamente per terra il cappello alla gente, allra decido che è tempo di mettermi in mare al più presto.”
Incipit di “Moby Dick” di H.Melville

N.B.: sostituire la parola “mare” con “bici” e rileggere

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Giorno 21 – Tappa finale

Da Capo d’Orlando a Cefalù sono circa 80 km di costa a tratti  turistica a tratti ancora selvaggia. I centri più importanti: S.Agata di Militello (il paese di Pippo!), S.Stefano di Camastra paese di ceramisti. La SS113 corre parallela alla ferrovia che corre parallela alla costa. Una serie di promontori che la ferrovia taglia con le gallerie e la strada scavalla con delle salitelle poco impegnative, il resto della strada corre a qualche decina di metri sopra il mare, quasi parallela.
Oggi è domenica, poco o niente traffico , panorami mozzafiato e grandi fioriture.
L’arrivo a Cefalù è in salita. Visita serale alle vie del centro storico.
Il giro finisce qui perché il tratto fino a Palermo è poco interessante (Centrali elettriche) quindi decido di ritornare con altri mezzi verso casa.

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Giorno 20 – Costa nord

La penisola di Milazzo offre panorami diversi. Uscendo dalla parte Ovest mi aspetta un  bellissimo lungomare con lo sfondo delle varie insenature e al largo, Vulcano e Lipari. La strada è piatta per i primi kilometri in riva al mare, molte persone fanno jogging. Mi affianca Gaetano, ex carabiniere in pensione che mi fa da guida per strade meno battute, quattro chiacchere e poi ci fermiamo per una pausa al bar. Offre lui chiaramente. Poi mi illustra la salita che mi attende per salire a Tindari e decide di accompagnarmi per un pezzo, poi ritorna verso Oliveri dove abita. La salita è impegnativa e dato il giorno di festa, l’arrivo sul piazzale del santuario non è entusiasmante ma il panorama ripaga della fatica.
Ma la discesa verso Patti ripaga di più. Tutta la costa è splendida e c’è sempre la presenza delle isole Eolie al largo.  Ancora uno strappo a capo Calavà prima di Gioiosa e l’ultimo prima di Capo d’Orlando. Meta raggiunta per oggi, domani concludo il tour turistico con Cefalù.

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